Cais Fam Trip: come è andato il mio viaggio alla scoperta delle Boarding Schools Canadesi

A che serve andare a vedere le boarding schools e i college di persona?

Serve a un sacco di cose, ad esempio:

• A vedere veramente dove si trovano le scuole, la zona che c’è intorno, il quartiere, la città;
• A vedere veramente come sono scuole, classi, palestre, camere, anche se di solito sono rispondenti alle foto delle brochure e dei siti web;
• A parlare con studenti e insegnanti, facendo domande fuori dalla scaletta, che a volte li fanno un po’ sobbalzare;
• A capire che le Boarding Schools sono un modello educativo e didattico comune a Paesi come Inghilterra, Canada e Stati Uniti, eppure sono declinate in modo diverso da Paese a Paese.

Serve però anche ad un’altra cosa.

Visitare le scuole di persona serve a sentire che “aria tira in quella scuola”.

Tutte le brochure delle boarding schools sono piene di espressioni come “siamo una famiglia, scuola accogliente, pastoral care, etc..“.

Nella maggior parte dei casi è vero, anzi di più:

Le boarding schools sono veramente un posto in cui i talenti sono accolti e coltivati, sono comunità educative accoglienti in cui si creano legàmi per la vita, e luoghi in cui studiare ma anche prepararsi e diventare più sicuri di sè e consapevoli prima di entrare nel mondo degli adulti.

Purtroppo, in questo viaggio ho visto anche atmosfere in contrasto con questi ideali e aspettative:

• Ho visto una “scuola accogliente” del tutto indifferente alle difficoltà di uno studente, che pure per la scuola si era speso molto, e questo mi ha fatto arrabbiare parecchio;
• Ho visto una scuola in cui qualcosa evidentemente non funziona bene nel rapporto staff-docenti-studenti, e l’ho visto dall’attitudine degli studenti stessi nei confronti degli insegnanti.

Fortunatamente si è trattato solo di 2 casi isolati.

Ho preso nota anche di questi aspetti, e lo terrò presente in caso di futuri contatti con quegli specifici college.

In casi simili, personalmente non contatto più le scuole nè le raccomando, ma può succedere siano i genitori a richiederle, e per me è importante ricordare ciò che ho visto e “sentito”.

Tornando alle cose positive, ho fatto incontri positivi e visitato scuole che hanno superato le mie aspettative.

Per esempio ho visto:

• Scuole in cui c’è realmente un bel rapporto tra docenti e studenti, amichevole e rispettoso, di dialogo anche fuori dalle classi, di interazione positiva e collaborativa. Piccoli gesti quotidiani che ti fanno capire che un adolescente lì starà bene e che i genitori possono affidarsi con fiducia a quel college;
• Studenti, anche giovanissimi, che non hanno timore a relazionarsi con gli adulti come me durante le visite alle scuole, che parlano con entusiasmo e genuinità del loro percorso di studi e hanno idee chiare su cosa va fatto per migliorare ancora la loro esperienza in quel college;
• Scuole che realmente prendono a cuore il concetto di integrazione e non discriminazione, con modalità di sensibilizzazione e dialogo efficaci e condivise con gli studenti;
• Scuole che attivano metodi didattici e di supporto innovativi e sono coscienti delle sfide che gli adolescenti affrontano e dell’importanza del prendersi cura del loro benessere psicologico;
• Studenti che dedicano il loro tempo libero a organizzare laboratori e attività non obbligatorie con e per gli altri, e per la comunità esterna alla scuola, perchè hanno recepito il valore del “restituire” ciò che si è ricevuto, specie se si è nati più fortunati di altri.

Queste cose i siti web e le brochures non possono trasmetterle.

Cosa ho imparato?

Ho imparato moltissimo, fatti, numeri, dati, ma soprattutto ho imparato che non si finisce mai di imparare, e che niente vale quanto una visita di persona alla scuola o università all’estero di interesse.

Per questo sono molto lieta di avere la possibilità (tempo, occasione etc) almeno un paio di volte l’anno di spostarmi e andare a vedere scuole e college di persona.

Più scuole e college visito, più so che domande fare anche negli incontri ai workshop o via zoom, quando cerco una scuola per i miei studenti ma non l’ho ancora vista di persona.

Più scuole visito, più colleghi incontro da altri Paesi, più ho una rete a cui rivolgermi per togliermi un dubbio, scambiare esperienze e impressioni.

Ma non temete: prima o poi arrivo dappertutto, per una prima visita, o per l’ennesima volta dopo alcuni anni (perchè non si sa mai).

Intanto faccio tesoro di queste esperienze, e continuo a farle, almeno un paio di volte l’anno.

Riepiloghiamo: Chi e quando ci si iscrive ad una boarding school in Canada?

Ecco un piccolo riepilogo:

• Le boarding schools sono scuole medie e superiori private, composte da tutte le strutture scolastiche quali classi, laboratori, strutture sportive, arts room, piscina, music hall, con annessi residence.
• Solitamente è possibile iscriversi come studente residente (boarder) e frequentare la scuola vivendo in college dai 14 ai 18 anni, anche se alcune scuole accolgono già dai 10-11 anni.
• Le boarding schools e college – in Canada come negli Stati Uniti e nel Regno Unito, sono il meglio della formazione accademica e educativa possibile, e offrono un ambiente sicuro, confortevole e accogliente per studenti locali e internazionali. Preparano per l’ingresso nelle migliori università del mondo e coltivano i talenti di ogni studente, accogliendoli e valorizzandoli al massimo.
• E’ possibile iscriversi ad un college in Canada per un anno scolastico all’estero o per più di un anno consecutivo per conseguire il diploma canadese o il diploma IB. In alcuni casi, è possibile iscriversi anche per un solo Semestre scolastico.
• L’esperienza di anno all’estero o semestre in una Boarding School Canadese è riconosciuta dal MIUR al rientro in Italia e anche il diploma canadese o diploma IB ottenuto all’estero.

Se sei interessato ad avere maggiori informazioni su questa opportunità di studio all’estero, prenota il tuo colloquio informativo iniziale compilando il modulo qui in basso.

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