Recuperare il programma di Italiano dopo l’anno all’estero? Si, su YouTube!

Gli insegnanti appassionati li riconosci.

Sono quelli che hanno saputo appassionarti non solo alla loro materia, ma anche alla conoscenza in generale, alla scoperta e alla ricerca di nuove spiegazioni e risposte per domande non scontate.

Quelli che non si fanno intimorire dalle nuove tecnologie, ma le abbracciano per essere utili ai loro studenti.

Così, quando -attraverso la community de LeROSA – ho letto la presentazione di Silvana Poli, ho riconosciuto in lei la professoressa di lettere che avrei voluto avere io.

Ho trovato la docente che auguro a tutti i miei studenti, per aiutare in particolare quegli studenti che “l’italiano mi piace ma il prof no, è troppo noioso” e “no, la matematica basta, la prof me l’ha fatta odiare”.

Silvana Poli

Silvana Poli

Docente di Letteratura Italiana, Coach, Educatrice

Silvana si presenta così:

Sono Silvana Poli, insegnante per professione e per passione.

Mi piace stare con i giovani e imparare da loro, perché è più quello che ho imparato stando in classe con gli studenti che quello che ho studiato sui libri. Attraverso i testi letterari,parliamo insieme di emozioni, di quelle piacevoli e anche di quelle fastidiose.

Le poesie, in particolare, ci aiutano a guardare quello che proviamo e a trovare le parole per dirlo.

Sono del parere che occorra usare tutti i mezzi per andare a prendere gli studenti lì dove stanno, anche su Youtube!”.

Dopo aver letto queste righe, io ho pensato: “Ma i miei studenti exchange devono assolutamente saperlo! Devono sapere che possono anche recuperare il programma di letteratura italiana online mentre frequentano un anno o semestre di scuola superiore all’estero!”.

Così è nata questa intervista a Silvana.

Il lockdown, la Dad e le occasioni di rinnovamento

Silvana, tu sei un’insegnante molto speciale.

Infatti, oltre a insegnare a scuola, hai un tuo canale YouTube e un tuo sito web,entrambi ricchissimi di contenuti che spaziano dalla letteratura alla storia all’educazione civica. Chi te lo ha fatto fare?

Io faccio l’insegnante, attualmente insegno lettere in una scuola superiore per adulti. Nella mia scuola non ci sono i libri di testo e quindi devo essere io a preparare e fornire tutto il materiale didattico.

A marzo del 2020, con il Lockdown, è stato subito evidente che qualcosa stava per cambiare.
Ma come avrei fatto, da dietro una webcam, a coinvolgere i miei studenti? Come potevo riuscire a farli appassionare alla bellezza della letteratura o alle storie del passato? Le lezioni in streaming richiedono una connessione stabile e non tutti i miei studenti ne disponevano.
Non immagini quanto tempo abbiamo passato a cercare di stabilire o mantenere la connessione.

Poi ho riflettuto sul fatto che tutti i miei alunni avevano almeno uno smartphone, e in questo modo potevano ascoltare dei video e leggere dei file di testo.

Così mi sono rimboccata le maniche, ho aperto un sito e un canale YouTube, come supporto didattico per loro. Ogni giorno inserivo testi e video con letture e spiegazioni: prima preparavo la lezione, come sempre, poi registravo le letture e le spiegazioni e le caricavo online.

Come hanno reagito i tuoi alunni?

Gli studenti mi hanno fatto subito capire che questo nuovo modo di accedere al materiale didattico era comodo: potevano seguire i testi letterari e sentirne lettura e spiegazione.

Inoltre gli alunni stranieri e quelli con difficoltà di apprendimento riuscivano a comprendere novelle e poesie molto meglio di quando le leggevano per conto proprio. E se qualcosa non era chiaro, lo potevano ascoltare nuovamente.

In un anno ho registrato quasi un centinaio di video, dalle prime poesie della letteratura italiana del Duecento fino a quelle del secondo Novecento.

Anche dopo il rientro in classe, le lezioni online continuano ad essere molto utili: gli studenti che non possono frequentare le lezioni di persona possono accedere a lezioni e materiali di studio online da me creati.

Per questo motivo ho continuato a registrare sia i testi che servono a scuola e che i brani che mi piacciono o che mi divertono.

A distanza di quasi due anni, perché continui a parlare di letteratura su YouTube?

L’autunno scorso ho dato un’occhiata ai numeri delle visualizzazioni dei video che avevo pubblicato e mi sono resa conto che la maggior parte delle visualizzazioni erano sulle spiegazioni delle poesie.

Così ho capito che quello è l’ambito in cui il mio lavoro è più utile, perché le poesie a volte sembrano ostiche, estranee al nostro modo di pensare ed esprimerci, ma al tempo stesso, non smettono mai di affascinare, perché sanno esprimere in parole i nostri pensieri.

Per questo ho ripreso a registrare video, in particolare con letture a voce alta e spiegazioni delle liriche italiane.

Riavvicinare la letteratura ai giovani

Credi che sia questo il futuro della scuola: gli insegnanti come content creator online?

Non so se questo sia il futuro della scuola. Per me, che non sono più giovanissima, è stata una sfida tecnologica: imparare a usare YouTube, imparare a registrare e a tagliare i miei video, metterli online.

Certo è che da qualche parte questa scuola deve essere svecchiata per essere veramente utile ai nostri ragazzi.

Perché lo fai?

Perché mi piace, ma anche perché ritengo che la letteratura costituisca un patrimonio di straordinaria ricchezza per tutti noi.

E’ un patrimonio a cui le persone attingono raramente e solo se obbligate, perché la letteratura è relegata tra le materie scolastiche ostiche o inutili.

Io rispolvero gli scaffali del sapere per rendere la letteratura fruibile a tutti: per gli studenti, ma anche per chi ha piacere di incontrare la bellezza di un romanzo o di una poesia.

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Ritrovare il piacere di imparare

Cos’ha di particolare il tuo metodo di insegnamento, e perché li aiuta a ritrovare questa passione o a scoprirla proprio da zero?

Io amo quello che faccio, e credo nel ruolo dell’insegnante. Daniel Pennac in un suo libro (credo sia “Diario di scuola” ) dice che basta un docente per “salvare” un alunno.
Io credo che insegnare sia un compito di straordinaria importanza: io ho l’opportunità di aiutare i giovani a nutrire la loro anima, la loro essenza, ho la possibilità di aiutarli a tirar fuori, “e-ducere” dicevano i latini, la loro essenza.

Per questo io mi approccio con amore e umiltà, cerco di andarli a prendere dove sono, andando oltre le loro paure e insicurezze. Mostro agli studenti come avere fiducia nelle loro capacità, in quelle capacità in cui loro non credono affatto. Un po’ alla volta, così, si ricostruisce fiducia, saperi e competenze.

In questo percorso cerco di farli sentire protagonisti: ogni autore parla a loro, io li invito solo ad ascoltare quello che i classici possono dire. In tutto questo non si deve dimenticare l’aspetto emotivo. E’ dimostrato che l’apprendimento passa sul canale emotivo: per questo cerco di creare sempre un ambiente sereno e accogliente in classe.

Quando affronto un testo sollecito i ragazzi su quello che hanno provato, su che cosa suscita in loro.
A volte vengono emergono argomenti e discorsi inimmaginabili, interessanti e curiosi. Certo è poi che gli studenti ricordano quel particolare testo perché vi ci sono immersi.

Sul tuo sito web mi ha colpito leggere la tua presentazione.Tu dici che hai capito che si può insegnare a chiunque qualsiasi cosa, se si trova il modo giusto.

Mi hai fatto pensare ad alcuni colloqui di orientamento con i miei studenti. Una domanda che pongo loro è ovviamente “perché vuoi studiare all’estero?”. Spesso la risposta è: la speranza di trovare, in un sistema scolastico diverso, motivazioni nuove che li aiutino a ritrovare un senso nello studio.

In sostanza, spesso gli adolescenti non trovano nei contenuti delle loro materie scolastiche e nell’approccio educativo italiano la giusta motivazione per impegnarsi oltre la sufficienza in pagella.

Come si ritrova il piacere di imparare oggi?

Il problema della motivazione allo studio è un problema molto importante, a mio avviso. Anch’io a volte non ho voglia di investire tempo nell’insegnamento di certi argomenti: ad esempio trovo la rivoluzione francese pesantissima da insegnare, ma so anche che ci possono essere degli spunti di discussione interessanti.

In questi casi, propongo l’argomento “noioso” in modo schematico e poi invito i miei studenti ad approfondire loro  l’aspetto che davvero li interessa.

Questo è un modo per agganciare gli studenti.

Poi io credo che i social possano avvicinare gli studenti allo studio, ci sono video straordinari in rete.

Quando ascoltiamo qualcuno che è appassionato di un argomento, oltre al contenuto del suo messaggio ci arriva anche la sua passione. Per questo ritengo che YouTube possa riuscire a raggiungere gli studenti anche quando sono … “altrove”.

Usare YouTube per recuperare il programma dopo l’anno all’estero

Parlando di “altrove”, in che modo le tue lezioni possono essere utile a chi è all’estero come i miei studenti? Che metodo di studio consigli di usare per integrarle con il programma scolastico formale che dovranno recuperare?

Io sono sempre disponibile a collaborare con altri docenti o scuole, per creare materiale video appositamente per classi o contenuti di materie che conosco, o proprio per gli istituti che hanno molti studenti che frequentano l’anno all’estero, per aiutarli nel recupero dei programmi.

Posso condividere intanto il mio personale metodo di studio, che penso possa funzionare anche per i tuoi studenti all’estero.
Prima di tutto, quando devo studiare un argomento nuovo, io:

  • Inizio a cercare video su YouTube sull’argomento.
  • Ne scelgo 3 o 4, e parto con l’ascolto, dal più breve al più lungo.
  • Li ascolto più volte, anche mentre faccio altre attività. In questo modo, con il video breve mi faccio un’idea dei concetti di base, con gli altri più lunghi invece approfondisco.
  • Questo è il primo step, ed è anche il modo in cui i tuoi studenti all’estero potrebbero usare i video di letteratura sul mio canale YouTube.

Io consiglio questo approccio perché ormai abbiamo tutti un’attenzione limitata, e ascoltiamo passivamente mentre facciamo altro. Non solo gli adolescenti, anche noi adulti.

Questo ascolto passivo crea “ancore mentali” nella mente, una struttura di apprendimento inconscio alla quale si vanno ad agganciare le informazioni dei video ascoltati successivamente.

  • Alla fine di questa prima fase “esplorativa” online con ascolto e video, so già quali sono i punti principali di quell’argomento.
  • Posso quindi aprire il libro, manuale o dispensa di riferimento, scorrere i concetti che conosco, controllare le fonti e la correttezza (non tutto quello che è su YouTube è corretto e verificato!), e approfondire il mio studio.

L’apprendimento funziona meglio se si ancora a qualcosa, se si aggancia o ai nostri sensi (l’ascolto, la vista) o alle nostre emozioni, come ho detto prima.

L’importanza di verificare le fonti

Le fonti e la correttezza delle informazioni online sono un argomento che mi sta a cuore.

Anch’io spesso consiglio agli studenti, in fase di orientamento, di fare un po’ di ricerche online, anche su YouTube, per approfondire i contenuti di corsi di studio di interesse.

Qual è il tuo consiglio per verificare le fonti di quello che si trova online, diciamo per storia, letteratura italiana e le materie che insegni?

Recita un aforisma attribuito ad Agatha Christie:“«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova».

Se vedo 3 o 4 video sullo stesso argomento, le discrepanze sui contenuti saltano spesso all’occhio (o all’orecchio). Sta a me poi verificare e cercare, online o sui libri, riscontro su errori e informazioni che non mi sembrano coerenti.

È anche vero che in letteratura e storia se ci sono errori è anche facile andare a controllare, anche solo sul testo di scuola. È più difficile farlo sull’attualità, come sappiamo.

Studiare all’estero e la poesia

Silvana, se ti dico “Studiare all’estero” quale dei video che hai pubblicato sul tuo canale ti viene in mente? E perché?

Mi viene in mente L’Infinito di Leopardi, ma visto in modo meno accademico.

Per me, l’Infinito è un canto che racconta un momento di estasi profonda, un momento che tutti possiamo vivere nella vita, e non necessariamente legato al sesso.

Infatti dico sempre ai miei studenti di pensare ad un momento in cui sono stati particolarmente felici, e leggerlo pensando a quel momento.
È un canto che celebra il piacere dell’immaginazione, il piacere di lasciarsi andare alla fantasia, un’estasi legata sì all’unione con la natura, ma soprattutto all’unione tra pensiero, emozioni e corpo.

Mi è venuto in mente quando hai detto “studiare all’estero” perché è un’esperienza di studio e di viaggio insieme, e io ho pensato all’anima, e al fatto che la scuola, come la vedo io, debba nutrire chi la vive, così come fanno i viaggi, che sono anch’essi scoperta, emozione e estasi.

Leopardi, l’Infinito e i viaggi

Sul suo sito, Silvana – in merito all’Infinito di Leopardi e il suo:

Sedendo e mirando,interminati spazi di là da quella (siepe)” [..] “io nel pensiero mi fingo, ove per poco il cor non si spaura

perifrasa così: “La mente è in grado di evadere dai limiti imposti dallo spazio e dal tempo, limiti che sono rappresentati dalla siepe.

Cos’altro è il viaggio, se non la voglia di evadere dai limiti imposti dallo spazio, dalla realtà in cui viviamo, dal tempo, dalla quotidianità, per “entrare nell’immensità, di vagare nell’infinito, nel tutto”?

Antonella Crisafulli

Antonella Crisafulli

International Educational Consultant e Orientatore per percorsi di studio all’estero in scuole superiori e università e vacanze studio.
Aiutare gli studenti a trovare il percorso di studi all’estero più adatto alle loro aspirazioni è quello che amo del mio lavoro.
Non concordo con chi definisce i “giovani di oggi” in modo negativo. Dietro insicurezze, atteggiamenti baldanzosi o silenzi, si nascondono sogni, progetti e potenzialità tutte da scoprire.
I miei interessi spaziano dalle lingue straniere all’interculturalità, alle neuroscienze e la pedagogia, la didattica, la psicologia, il marketing, l’arte.
Il bello di questo lavoro è anche che tutto ciò che imparo in modo autonomo mi “aiuta ad aiutare” in modo più consapevole.
Su questo sito web e blog condivido idee e informazioni per le famiglie e gli studenti interessati a intraprendere un percorso di studio all’estero.

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