Orientamento Scolastico e Universitario: cos’è e a cosa serve?
L‘orientamento scolastico e universitario è un tema di cui si sente parlare spesso, ma cosa significa davvero?
Se parliamo di orientamento, quello viene in mente spesso a genitori e studenti è:
- un test attitudinale con cui scoprire rapidamente che facoltà universitaria scegliere;
- un insegnante che ti dice che materia è adatta a te;
- un genitore o amico di famiglia che ti predice che “per che tipo di facoltà sei portato”;
- un colloquio singolo dopo il quale sapere esattamente che tipo di settore scegliere, la lista delle facoltà migliori, in quali università fare domanda e le modalità di ammissione.
Sono aspettative sbagliate, almeno in parte.
Quelli indicati su sono spesso gli obiettivi, comuni a studenti di ogni età. Ma l’orientamento non è una formula magica o una soluzione a ogni problema.
L’orientamento è un percorso di consapevolezza, che porta a fare la scelta giusta per ogni studente.
Quindi a cosa serve l’orientamento scolastico?
Vediamolo insieme.
Cos’è l’orientamento?
Spesso si ha l’idea che l’orientamento sia una sorta di formula magica, capace di indicare rapidamente il percorso migliore per ogni individuo. Ma la verità è che non è così.
L’orientamento non è semplicemente il compilare un test o fare un colloquio e ricevere istruzioni su cosa studiare o quale università scegliere.
È un processo più articolato e ricco di sfaccettature.
Sì, si possono utilizzare test e colloqui, ma devono essere contestualizzati e considerati come uno strumento all’interno di un percorso più ampio.
L’obiettivo dell’orientamento non è solo trovare una risposta su cosa fare, ma piuttosto aiutare lo studente a mettere insieme i pezzi del puzzle delle proprie esperienze, riordinare le domande domande e dubbi e vederli sotto un altro punto di vista, grazie alla guida di un’orientatore esperto.
Si tratta di far emergere dalla persona stessa le risposte, guidandola con le domande giuste nel momento opportuno.
Come educational consultant e Orientatrice Asnor, noto come ogni singolo percorso di orientamento fatto con i miei studenti porti sempre a risposte molto chiare su dubbi, anche complessi, quali:
- È meglio diplomarmi in Italia o all’estero?
- Quale diploma estero scegliere?
- Che Paese è più adatto a me?
- Cosa devo studiare all’università?
- Mi iscrivo o non mi iscrivo ad un master all’estero? E a che età?
Ma a che età si può iniziare l’orientamento? La risposta è: quando sorge il bisogno.
Non c’è un’età prestabilita, non è mai troppo tardi o troppo presto, nonostante scadenze di ammissione o le tempistiche di iscrizione previste da scuole e università, specie se estere.
Quando uno studente o studentessa si pone delle domande sul proprio futuro, allora è il momento di iniziare.
Le sessioni di orientamento possono essere utili in molteplici fasi della vita scolastica e universitaria.
Per esempio, si può partecipare ad una o più sessioni di orientamento individuale a 11 o 12 anni per cominciare a chiarire interessi e dubbi, ma anche quando si è più vicini alla scelta dell’università, o addirittura quando si è già diplomati ma incerti sul percorso universitario da intraprendere.
Obiettivi dell’orientamento e il ruolo dell’orientatore nel mondo moderno
Obiettivo e linea guida dell’orientamento, nell’accezione odierna, non è tanto dare una risposta alla domanda “cosa devo studiare?”, ma costruire un percorso di consapevolezza personale.
Questo percorso ha l’obiettivo di portare lo studente stesso ad ottenere una risposta che corrisponde alle sue reali aspirazioni, attitudini e skills, e a prendere una decisione consapevole.
L’orientatore ha quindi il compito di aiutare lo studente a riconoscere le proprie attitudini, interessi e risorse personali. Questo processo di consapevolezza può evitare dispersione scolastica e universitaria, perché una scelta motivata e ben ponderata è più facilmente portata avanti anche nelle difficoltà.
Un altro mito da sfatare è quello che l’orientamento fornisce soluzioni immediate.
L’orientamento non ti dirà direttamente dove e cosa studiare, ma ti guiderà nel comprendere se un determinato percorso è adatto a te, tenendo conto delle tue caratteristiche personali e delle tue aspirazioni.
Infine, l’orientamento non è un servizio isolato, ma dovrebbe essere parte integrante del percorso formativo sin dalle scuole medie. È un processo continuo che si adatta alle esigenze e alle evoluzioni dello studente nel tempo.
In conclusione, l’orientamento scolastico e universitario serve a fornire agli studenti gli strumenti necessari per prendere decisioni consapevoli e motivate sul proprio futuro.
Non è una formula magica, ma un processo di auto-scoperta e consapevolezza che porta a scelte più sicure e soddisfacenti.
Orientamento e scelte consapevoli: la chiave per non arrendersi alle prime difficoltà
Aver lavorato in chiave di orientamento individuale già negli anni della scuola sarebbe ideale.
Se non è stato possibile, un percorso di orientamento individuale in prossimità dei passaggi chiave (gli ultimi anni di scuola media o superiore, o in vista della laurea triennale) permette ad ogni studente di “Fare il punto” sul proprio percorso.
In questo modo, infatti, mettendo insieme dubbi e domande, interessi, esperienze e competenze, si costruisce con l’orientatore la base per poter prendere con consapevolezza la scelta necessaria, ad esempio sul percorso di studi, o il tipo di scuola o facoltà, o per decidere se rimanere in Italia o studiare all’estero.
Qualunque sia la risposta, poiché la scelta è stata presa concentrandosi in modo guidato su sé stessi, i propri bisogni, interessi, esperienze, punti di forza e definendo gli obiettivi, questa consapevolezza aiuterà anche ad affrontare le difficoltà che verranno.
Tutte le facoltà universitarie hanno “quell’esame” che sembra difficile da superare, e tutte le esperienze di studio all’estero richiedono un periodo iniziale di adattamento.
Aver fatto la scelta in modo motivato e consapevole, e non per pressioni o influenze esterne (familiari, amici, insegnanti, conoscenti), permetterà a ogni studente di richiamare quella consapevolezza, e usarla come forza per affrontare frustrazioni e difficoltà del percorso di studi, presenti specialmente quando si passa da un grado di istruzione all’altro, o quando si cambia Paese.
A cosa serve quindi fare un percorso di orientamento?
Fare un percorso di orientamento serve a:
- A individuare le proprie passioni, attitudini, interessi e a individuare quelli a cui dare priorità per la scelta del proprio percorso di studio;
- A scegliere il percorso accademico più adatto per le proprie attitudini, interessi, obiettivi;
- Ad affrontare con fiducia le procedure di selezione e ammissione alle boarding schools e università all’estero.
Quindi l’orientamento serve a capire e costruire nel tempo cosa siamo cosa possiamo affrontare.
Da qui, si parte per decidere il Paese, l’università o la scuola specifica da frequentare, il tipo di percorso o le materie di studio, e si hanno inoltre le basi per affrontare al meglio le procedure di selezione e ammissione, che molto spesso prevedono (specie nei Paesi Anglosassoni) una valutazione sulla componente motivazionale.
COME FUNZIONA?
Il percorso di orientamento è composto da più sessioni e incontri (virtuali o di persona).
- Il numero di sessioni necessarie per ogni studente dipende dalle esigenze e dagli obiettivi di ognuno.
- Gli incontri saranno programmati in base alle tue esigenze, età e obiettivi.
- Ovviamente, ad alcuni incontri parteciperanno anche i tuoi genitori, specialmente nella fase iniziale e finale del percorso.
- Ogni sessione di orientamento viene strutturata in modo diverso secondo le tue esigenze, usando strumenti quali colloquio guidato con tecniche di coaching, costruzione del proprio bilancio di competenze, costruzione del progetto di vita, analisi delle professioni, consulenza strategica e mentoring.
QUANTO COSTA?
Il percorso di orientamento può essere composto da uno o più incontri, in base alle esigenze, al profilo e agli obiettivi di ogni studente.
Si tratta di un percorso personalizzato, che costruirò per te dopo il primo colloquio informativo gratuito.
Dopo il primo incontro informativo ti verrà inviato un preventivo per il tuo percorso personalizzato, con:
- Numero sessioni
- Durata di ogni sessione
- Frequenza delle sessioni
- Costo totale
Puoi trovare maggiori informazioni sui piani di servizio e i costi sulla pagina dedicata ai servizi di orientamento.