Lezioni online o lezioni di persona?

In questo articolo, parlo di:

  • Lezioni online: è una moda passeggera?
  • Quali modelli educativi funzionano online?
  • Come si mantiene alta l’attenzione degli studenti in Dad?
  • Avere più corsi a disposizione on-line vuol dire avere studenti più motivati?

 

il futuro della scuola tra lezioni online e in presenza

Qual è il futuro della scuola e della formazione in generale?

La diffusione del Covid ha accelerato processi di informatizzazione già iniziati negli anni scorsi.
In molti casi, purtroppo, questo non ha dato risultati del tutto soddisfacenti.

Lezioni noiose e ripetitive, difficoltà di concentrazione, problemi di connessione e lezioni live inaccessibili per motivi tecnici e di contenuti.
Personalmente seguo da molti anni corsi di formazione online, e so bene che non sono tutti uguali.
Alcuni corsi mi hanno lasciato concetti, riflessioni, idee e spunti che mi hanno aiutato a dare una svolta alla mia carriera e a rimettermi in discussione.
Altri sono stati talmente noiosi e poco stimolanti da non riuscire a completarli, nonostante avessi già pagato le quote del corso.

ON-LINE LEARNING: NECESSITA’ TEMPORANEA O TREND A LUNGO TERMINE?

La pandemia e l’impossibilità di poter sempre seguire le lezioni in persona a tempo pieno o di poter lavorare in ufficio come al solito, ha fatto emergere nuove esigenze e nuovi modi per soddisfarle.

Il settore della formazione è stato uno dei più interessati da questo cambiamento.

Di conseguenza, il dibattito su vantaggi e svantaggi della formazione online si è fatto acceso in alcuni ambiti, sia in Italia che all’estero.

Quali sfide e quali nuovi modelli educativi?

Si è parlato di questo argomento durante il Webinar “New Models of Education” parte della 3 giorni “The student Journey”,  recente evento online organizzato da The Pie News, rivista periodica specializzata per i professionisti della formazione internazionale e lo studio all’estero, che seguo da molti anni.

I contributi delle università e college nonché le piattaforme di formazione online che hanno partecipato mi hanno dato numerosi spunti di riflessione su quella che può essere la scuola del futuro, che desidero condividere.

Upgrad.com, ad esempio, già offriva un’ampia serie di master e corsi post laurea online o blended, qualificati e riconosciuti dalle migliori università del mondo, pensati appositamente per i working professionals, ovvero per i professionisti che necessitino di ulteriore formazione accademica per incrementare le proprie opzioni di carriera.

Una delle sfide più grandi, secondo Mr Dhawan, è stata proprio quello di mantenere attivi e coinvolti gli studenti offrendo lezioni al 100% online.

Al tempo stesso, è stato necessario dare supporto e preparazione agli studenti che passeranno, probabilmente il prossimo anno, allo step successivo, ovvero recarsi all’estero presso le università partner a completare gli studi universitari o post-laurea iniziati online.

Arden University ha dovuto invece affrontare sfide opposte.

Fondata 7 anni fa, Arden University è un’università nata come università solo online, che di recente ha offerto anche opzioni di formazione “mista”, con il 50% delle lezioni online e la possibilità di seguire lezioni di persona presso centri di formazione accreditati nel Regno Unito.

Un passaggio – questo-molto interessante, perchè avviene in un periodo storico in cui molti istituti sono passati al learning virtuale.

Ciò che emerge in questo caso è la necessità di offrire lezioni tenute da docenti specializzati, con un metodo di insegnamento che sfrutti tutte le potenzialità di una e dell’altra modalità di docenza, senza essere una semplice replica delle lezioni frontali su video.

Mantenere alta l’attenzione e la partecipazione: una sfida globale

Rosedale Academy è una piattaforma di supporto per le high schools, preferibilmente di sistema scolastico anglosassone, che integra le lezioni in classe con contenuti extra, valutazioni e progetti online.

Nell’ultimo anno, il peso e il ruolo di questa piattaforma -nella giornata tipo degli studenti delle scuole che aderiscono al servizio -è aumentato notevolmente.

Questo perché sempre più lezioni si sono svolte online.

Si è trattato di una sfida importante, perché a livello di scuola superiore il coinvolgimento degli studenti nelle lezioni è fondamentale per poter garantire il rendimento scolastico e l’effettivo apprendimento, molto più che per gli studenti universitari.

Per reagire a questa sfida, Rosedale ha fatto ricorso al concetto del Transformative Approach applicato all’apprendimento.

Navitas, provider educativo per corsi di preparazione e foundation courses per le università all’estero (Canada, Stati Uniti, Inghilterra, Scozia, tra le altre) ha scelto la flessibilità come risposta all’impossibilità di garantire continità nelle lezioni in presenza.

I docenti hanno infatti notato che molti studenti avevano timore a riprendere le lezioni in presenza, anche quando era consentito dalle normative locali.

Per questo motivo, Navitas ha applicato un modello di “Flexible Learning”: ha mantenuto l’obbligo di frequenza alle lezioni,che però era possibile soddisfare sia online che di persona, dando così agli studenti la possibilità di scegliere, di settimana in settimana, a quale modello aderire.

Riorganizzare il proprio modello di insegnamento ha richiesto una formazione specifica per i formatori, ovvero corsi di aggiornamento specifici per gli insegnanti, non solo in termini di teorie pedagogiche aggiornate, ma in quanto possibilità di scambio e riflessione condivisa sulle principali difficoltà affrontate dagli studenti e dai docenti stessi.

Infine, Mr Bannerman di LSBU Global ha fatto notare come, indipendentemente dal modo in cui vengono svolte le lezioni, è molto importante, soprattutto per gli studi post-diploma, mantenere il focus sull’Employability.

Digitale o meno, insomma, la formazione deve avere un senso, quello di fornire strumenti spendibili nella realtà, e capacità, anche in termini di soft skills, e non solo concetti e formazione formale alla vecchia maniera.

IN CONCLUSIONE, LE SFIDE DELLA SCUOLA DEL FUTURO

Maggiore scelta vuole dire anche migliore qualità dei corsi?

A mio parere, l’online learning, come anche le modalità intermedie o blended, apre orizzonti impensabili prima in termini di offerta formativa per gli studenti.

Si tratta della possibilità di seguire corsi brevi o a lungo termine, corsi di laurea e master di università e college dall’altra parte del mondo, senza bisogno di essere presenti fisicamente sul posto, o senza dover essere presenti per tutta la durata degli anni di università.

E la socialità?

Rimane senza risposta l’interrogativo dell’esperienza complessiva, tema sensibile per chi in particolare si occupa, come me, di studio svolto fisicamente all’estero.

Poter vivere un’esperienza all’estero in presenza rappresenta un’opportunità di vita, oltre che di studio, irrinunciabile.

Ha ancora senso andare a studiare all’estero?

Si.

E’ vero che – probabilmente- cambieranno le abitudini, i tempi e le durate.

Si potranno svolgere periodi brevi all’estero intervallati da periodi di studio da casa- magari in preparazione dell’esperienza all’estero.

Andranno valutati bene i benefici di questa modalità, per la lingua, per l’apprendimento come anche per la conoscenza della cultura del Paese ospitante.

Quella che abbiamoo davanti è una sfida non solo per le scuole e università estere, specialmente quelle indipendenti o private che sono sempre più rapide nel reagire ai cambiamenti, ma anche per le istituzioni accademiche italiane.

Attirare studenti validi dall’estero è un’occasione che le università italiane non possono perdere.

Tutte le istituzioni quindi devono trovare un nuovo modello educativo (online o meno), che inglobi non solo le nuove tecnologie, ma soprattutto solidi valori e obiettivi che facciano la differenza rispetto ai “concorrenti”.

Poiché gli studenti hanno sempre più la possibilità di scegliere loro cosa studiare, quando e “dove”, specialmente dopo la scuola dell’obbligo.

Test, pagelle, voti finali: come cambiano?

Infine, un punto importante da considerare è come sia possibile adeguare le modalità di valutazione ai nuovi modelli di insegnamento.

E’ risaputo che, in molti casi, il modello dell’esame standardizzato a fine percorso o fine anno scolastico non è adeguato come mezzo di valutazione.

Ma come valutare gli studenti in modo rigoroso senza appiattire il rendimento e i modelli di apprendimento?

In sostanza, siamo alle soglie di un grande cambiamento nel settore della formazione: Digital First or Blended model?

Per la scuola del futuro si tratta di una grande opportunità, ma se la reazione non è meditata, studiata, organizzata e fondata su un approccio pedagogico consapevole, rischia di essere solo un investimento tecnologico costoso e inutile, sia per le scuole/università che per gli studenti iscritti ai relativi corsi.

Vuoi studiare all’estero? Parliamone.

Per proseguire la conversazione sulle opzioni di studio online o di persona all’estero, contattami.

Potremo valutare le diverse opportunità disponibili, in particolare con riferimento ai corsi di laurea e master all’estero o online più adatti al tuo profilo professionale e le tue aspirazioni di carriera future.

VUOI STUDIARE ALL’ESTERO? CONTATTAMI PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Antonella Crisafulli

Antonella Crisafulli

International Educational Consultant e Orientatore per percorsi di studio all’estero in scuole superiori e università e vacanze studio.
Aiutare gli studenti a trovare il percorso di studi all’estero più adatto alle loro aspirazioni è quello che amo del mio lavoro.
Non concordo con chi definisce i “giovani di oggi” in modo negativo. Dietro insicurezze, atteggiamenti baldanzosi o silenzi, si nascondono sogni, progetti e potenzialità tutte da scoprire.
I miei interessi spaziano dalle lingue straniere all’interculturalità, alle neuroscienze e la pedagogia, la didattica, la psicologia, il marketing, l’arte.
Il bello di questo lavoro è anche che tutto ciò che imparo in modo autonomo mi “aiuta ad aiutare” in modo più consapevole.
Su questo sito web e blog condivido idee e informazioni per le famiglie e gli studenti interessati a intraprendere un percorso di studio all’estero.

Pin It on Pinterest

Share This