AI e università: che cambiamenti ci possiamo aspettare per le ammissioni?
Le domande di ammissione alle università estere spesso richiedono, come componente essenziale della valutazione, la presentazione di essay, personal statements e altre forme di testo scritto dallo studente candidato.
Questo vale sia per l’ammissione ai corsi di laurea undergraduate che post-graduate, in Paesi come Stati Uniti, Canada, Regno Unito e non solo.
Sappiamo già che, contro i rischi di plagio e presentazione di contenuti non originali, le università usano software antiplagio e proctoring softwares per scovare chi bara agli esami online.
Ma con l’intelligenza artificiale sempre più reattiva e disponibile al pubblico, queste misure basteranno?
È un dibattito appena all’inizio questo in ambito accademico, eppure è già molto acceso.
Come cambieranno le tradizionali modalità di ammissione ai college americani, per esempio?
Probabilmente questo tipo di approccio alla selezione degli studenti non avrà più senso, e sarà sostituito da colloqui verbali, giochi di ruolo, domande singole e problemi complessi da risolvere.
Ovviamente questo comporterà più tempo per processare le richieste di iscrizione, e la necessità di implementare nuovi modelli di valutazione.
Sarà l’Ai a scrivere le prossime pubblicazioni accademiche?
Oltre all’argomento Ammissione, un altro tema sensibile è quello che riguarda la ricerca e le pubblicazioni scientifiche e accademiche.
Come ci si difenderà da furti di proprietà intellettuale e plagio di contenuti?
I software di AI possono già documentare e spiegare con accuratezza teoremi, equazioni matematiche, codici, teorie, modelli teorici di economia esistenti.
Possono scrivere saggi e tesine, con stili e toni di scrittura differenziati e possono essere accompagnati da referenze e analisi accademiche accurate.
Ma le domande restano:
- Come faranno università e centri di ricerca a tutelare la qualità del lavoro dei propri studenti e ricercatori?
- Come faranno a individuare tesine e ricerche scritte da software AI e distinguerli da quelli realmente scritti dagli studenti?
Si possono addestrare i software antiplagio in merito ovviamente.
- Ma ha senso limitare o vietare l’uso di tool come Chat GPT se possono velocizzare la scrittura delle prime bozze di una tesina?
- O piuttosto è preferibile abbracciare il cambiamento e valutare le competenze di uno studente o ricercatore in un altro modo?
- E chi userà l’Intelligenza artificiale per una prima bozza, revisionata e consegnata come tesi di laurea propria si potrà ancora considerare l’autore originale di quel lavoro?
Si, sono una che si fa tante domande…Lo so.
Quindi cosa cambia in ambito accademico con Chat GPT?
È ancora presto per dirlo, ma un cambiamento ci sarà e sarà rilevante.
La diffusione della AI nell’uso quotidiano richiederà una rivoluzione nelle procedure di ammissione ai college e università, alle procedure di valutazione delle tesi di laurea e ai papers accademici pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche.
Io sono molto curiosa di vedere cosa succederà e voi?
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International Educational Consultant e Orientatore per percorsi di studio all’estero in scuole superiori e università e vacanze studio.
Aiutare gli studenti a trovare il percorso di studi all’estero più adatto alle loro aspirazioni è quello che amo del mio lavoro.
Non concordo con chi definisce i “giovani di oggi” in modo negativo. Dietro insicurezze, atteggiamenti baldanzosi o silenzi, si nascondono sogni, progetti e potenzialità tutte da scoprire.
I miei interessi spaziano dalle lingue straniere all’interculturalità, alle neuroscienze e la pedagogia, la didattica, la psicologia, il marketing, l’arte.
Il bello di questo lavoro è anche che tutto ciò che imparo in modo autonomo mi “aiuta ad aiutare” in modo più consapevole.
Su questo sito web e blog condivido idee e informazioni per le famiglie e gli studenti interessati a intraprendere un percorso di studio all’estero.