“Sky is the limit!”

Questa frase mi viene in mente pensando all’esperienza di studio all’estero di Gabriele de Camelis.

Gabriele ha iniziato il liceo in boarding school inglese a 14 anni, in risposta al suo bisogno di mettersi alla prova in un nuovo ambiente.

A 16 anni ha cambiato scuola, più consapevole del tipo di college in cui voleva studiare per completare la scuola superiore.

Piano piano, ha maturato il progetto di entrare alla New York Film Academy per studiare Screenwriting e ha realizzato, grazie al suo impegno e determinazione.

Gabriele – ora al suo primo semestre alla NYFA- è ormai un giovane adulto consapevole di sé stesso e deciso a non arrendersi e a cogliere sempre il meglio dalle opportunità che gli si presentano.

Un’esperienza come la sua è di grande ispirazione per altri studenti che stanno pensando di studiare all’estero, ma anche per noi adulti.

Per questo motivo gli ho chiesto di essere intervistato e di condividere con noi la sua esperienza e qualche consiglio per altri studenti exchange.

Ecco la sua intervista.

Anno scolastico all'estero in college inglese

Gabry, tu hai iniziato la tua esperienza come studente in Inghilterra a 14 anni. Cosa ti ha spinto a prendere questa decisione a suo tempo?

In realtà io sarei voluto partire già dalla prima media, ma i miei genitori hanno valutato che era meglio aspettare ancora qualche anno. In effetti è stata una buona idea, i 3 anni di scuola media in Italia mi sono serviti.

Mio fratello maggiore stava per frequentare il liceo in Francia, e anche io avevo voglia di cambiare aria e andare a studiare in un altro Paese. Avevo già partecipato a delle vacanze studio estive, sia in college che in famiglia, ma avevo capito che non mi bastavano per imparare bene l’inglese.

Come hai vissuto il passaggio dalla scuola media italiana al college inglese per la scuola superiore?

Ho fatto amicizia con tutti da subito, e i professori sono sempre stati molto disponibili, quindi non ho avuto difficoltà nell’inserimento. Mi sono sentito subito a casa, avevo la mia camera, in classe i docenti erano sempre disposti ad aiutare noi studenti. Si sono presi cura di me dall’inizio.

Dopo il biennio di GCSE nel primo college inglese, hai deciso di cambiare scuola per il tuo diploma A Level. Come mai hai preso questa decisione?

Dopo i primi due anni, la scuola in cui era mi stava un po’ stretta e sentivo il bisogno di essere più vicino a Londra. Volevo cambiare ambiente. Inoltre, già studiavo Recitazione e volevo una scuola che offrisse più materie correlate.

Hai optato per un Sixth Form college, presso il Rochester College. Come sono stati questi due ultimi anni?

Sono andati molto bene. Ho studiato Drama (recitazione) e anche altre materie che mi interessavano. Ho trovato molta disponibilità da parte dei professori ad aiutare, e la scuola ci ha responsabilizzato a gestire il nostro tempo tra studio, compiti e tempo libero.

Inoltre, ho fatto sport, e ho molto apprezzato il fatto che l’alloggio fosse letteralmente vicinissimo alle classi…caso mai “ogni tanto” avessi bisogno di svegliarmi all’ultimo minuto!

Proseguire gli studi negli Stati Uniti presso la New York Film Academy era il tuo progetto da diversi anni. In che modo studiare in Inghilterra ti ha aiutato a raggiungere il tuo obiettivo?

Cinema e Film mi hanno appassionato da sempre. Quando poi ho iniziato a studiare recitazione ho pensato che la destinazione ideale per l’università sarebbero stati gli Stati Uniti.

Ho scelto NYFA come accademia perché ha molti corsi, acting, film, performing arts, screenwriting, quindi offre una formazione completa per chi è interessato al mondo del cinema, della tv e del teatro.

Studiare Recitazione in Inghilterra dal liceo è stata una scelta perfetta perché mi ha preparato all’ammissione e mi ha dato una preparazione molto completa.

Con gli A Level in Inghilterra ho seguito 6 ore a settimana di lezioni di Recitazione, tra sessioni teoriche e pratiche, con tanti esercizi pratici. Poi ho sperimentato e studiato media diversi, tipologie di copioni di vari generi, e alcuni li abbiamo scritti anche noi studenti.

La scuola inoltre ha organizzato spettacoli scolastici a cui partecipare, anche se io non ho aderito perché erano trame troppo “classiche” rispetto ai miei gusti.

Hai inviato domanda di ammissione anche ad altre Accademie o Università all’estero, oltre alla NYFA?

No, veramente no. Avevo quella in mente e ho concentrato gli sforzi su quella, una sorta di “All In”. Se non fossi stato ammesso, avrei pensato ad un’alternativa.

In che modo frequentare un college inglese ti ha aiutato a preparare la domanda di ammissione alla New York Film Academy?

Il mio personal tutor mi ha seguito molto, sia per capire insieme i requisiti e le scadenze per l’ammissione, che per capire bene i documenti da preparare, e anche come mandarli.

Poi ovviamente molte cose le ho preparate da solo.

La mia lettera di presentazione personale l’ho scritta io, anche se ho chiesto aiuto al tutor per la revisione finale, e alcune domande le ho fatte anche ai miei genitori.

Il college mi ha aiutato con le lettere di referenza, ovviamente: ho inviato le lettere della professoressa di Drama e quella del Personal Tutor. La terza lettera è stata una referenza esterna che ho chiesto io.

Come mai hai scelto di andare negli Stati Uniti dopo il Diploma? E’ stato solo per la NYFA?

Dopo 4 anni nel Regno Unito, avevo voglia di cambiare, sia per il clima che come ambiente. Secondo me in America respirerò molta ambizione in questo settore, e anche se l’ambiente sarà molto competitivo, io cercherò di rimanere concentrato sui miei obiettivi e non farmi scoraggiare.

A uno studente che sta per iniziare la scuola superiore in un college inglese, che consigli daresti?

Prima di tutto, di continuare in tutti i modi a migliorare il proprio inglese, non solo come vocabolario e grammatica ma come pratica. Più inglese conosci, più puoi parlare con gli altri, dialogare, e cogliere opportunità a scuola e anche di tipo pratico.

Poi secondo me è meglio partire prima dei 16 anni, specialmente se si vuole studiare all’estero anche all’università. Si hanno più opportunità di miglioramento.

L’altro consiglio è “se ti piace, fallo” per tutte le cose. Se una cosa ti piace, o ti incuriosisce, e la puoi fare, falla, cogli l’occasione.

Io adesso mi rendo conto che avrei potuto fare di più, come opportunità di approfondire e come attività, per esempio per recitazione e cinema. Dopo il primo anno di GCSE, già avrei dovuto fare i corsi estivi di recitazione che la scuola mi proponeva.

Per esempio, mi dispiace non aver partecipato a tanti club e attività extra-curriculari: le boarding school inglesi ne offrono tantissimi, di qualunque tipo e per qualunque materia, e poi lo staff del mio college era sempre disponibile. Ogni volta che un gruppo di studenti chiedeva un’attività diversa, loro la organizzavano appositamente.

I professori ci hanno provato spesso a coinvolgermi e incoraggiarmi, ma io non ho sfruttato tutte queste opportunità e attività. Adesso sto iniziando a farne alcune esternamente, perché ho capito che sono importanti, ma sarebbe stato meglio farle prima.

Questa limitata partecipazione alle attività extra-scolastiche offerte dalle boarding school è comune a diversi studenti italiani. Come mai succede, secondo te? Eppure sono attività disponibili per tutti gli studenti, non hanno costi extra.

È che noi italiani non siamo abituati secondo me: noi abbiamo la giornata scolastica, alle 14 finisce, poi andiamo a casa, studiamo e al massimo facciamo uno sport che ci piace oppure usciamo con gli amici.

Quindi quelle attività pomeridiane del college inglese ci sembrano attività superflue. Invece servono tantissimo quando si tratta di fare la domanda di ammissione per l’università, perché dimostrano che hai voglia di impegnarti, di andare oltre il semplice programma scolastico per superare gli esami, e che ti metti in gioco.

Però ho visto che nemmeno alcuni studenti inglesi partecipano tanto, quindi forse è anche l’età: a 14 o 16 anni non capisci a che servono certe opportunità.

Di cosa sei più orgoglioso di questi tuoi 4 anni di scuola superiore inglese?

Sono orgoglioso prima di tutto del fatto che mi sono sempre inserito in ogni scuola in cui sono stato, e che mi sono trovato bene con tutti, sia insegnanti che studenti, non ho mai avuto discussioni.

Mi sono divertito, forse “troppo” certe volte, ma ho fatto comunque tutte le cose che dovevo fare, nei tempi e nei modi e ho raggiunto il mio obiettivo.

L’ultimo giorno di scuola, un professore del college mi ha detto “Gabriele, se io e te avessimo entrambi 22-23 anni saremmo diventati grandi amici sicuramente”. Mi ha fatto commuovere, vuol dire che in effetti ho creato dei bei rapporti con tutti e ho lasciato un buon ricordo di me.

Nota dell’autrice:

Tornando a “Sky is the limit” del mio incipit, sono certa che, avendone l’occasione, Gabriele potrebbe decidere di superare quel limite partecipando a un viaggio di esplorazione verso la Luna, con lo stesso entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco di sempre.

E io, conoscendolo un po’, non ne sarei minimamente sorpresa!!

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nome scuola e indirizzo di studi
Antonella Crisafulli

Antonella Crisafulli

International Educational Consultant e Orientatore per percorsi di studio all’estero in scuole superiori e università e vacanze studio.
Aiutare gli studenti a trovare il percorso di studi all’estero più adatto alle loro aspirazioni è quello che amo del mio lavoro.
Non concordo con chi definisce i “giovani di oggi” in modo negativo. Dietro insicurezze, atteggiamenti baldanzosi o silenzi, si nascondono sogni, progetti e potenzialità tutte da scoprire.
I miei interessi spaziano dalle lingue straniere all’interculturalità, alle neuroscienze e la pedagogia, la didattica, la psicologia, il marketing, l’arte.
Il bello di questo lavoro è anche che tutto ciò che imparo in modo autonomo mi “aiuta ad aiutare” in modo più consapevole.
Su questo sito web e blog condivido idee e informazioni per le famiglie e gli studenti interessati a intraprendere un percorso di studio all’estero.

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